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SuperLega

Itas Trentino - Milano, analisi, numeri e pagelle

Un set di pura sofferenza, il secondo, vinto con un finale in crescendo rossiniano, due frazioni sempre con il pallino fra le mani. L’Itas Trentino supera l’Allianz Milano per 3-0 (25-18, 25-23, 25-19), mostrando una buona qualità di gioco, confermata dai 15 punti in più messi a referto, che in un match così breve sono tanti. La squadra di Fabio Soli sta cercando di riavvicinarsi a quel rendimento da top team che manca da parecchio, e lo sta facendo senza due titolari, latitanti per motivi diversi: Kozamernik, perché ancora ai box ad un mese dall’operazione (e ne avrà per un altro), Rychlicki perché sta facendo tantissima fatica in tutti i fondamentali. A sostituirli, con ottimo profitto, sono stati Bartha e Gabi Garcia, i due atleti più forti della panchina, che oggi hanno saputo fare la differenza. Non come Michieletto, che ha chiuso con numeri strepitosi in attacco e al servizio, ma quanto è bastato per garantire gli equilibri che servivano.
All’Allianz, per tenere testa ai padroni di casa, sono mancati soprattutto battuta e muro, pur avendo giocato un match ampiamente sufficiente in attacco.


Il tabellino completo

I momenti decisivi

Nel primo set a fare la differenza sono stati due turni al servizio di Michieletto: il primo ha permesso ai gialloblù di portarsi da 5-5 a 7-5, il secondo da 16-13 a 21-13, con 5 ace complessivi. Nel secondo la squadra di casa ha dovuto rimontare uno svantaggio pesante (8-13) e per farlo si è aggrappata al muro e ai servizi di Bartha, Sbertoli e Lavia, che hanno portato in dote tre ace (spettacolare quello di Lavia del 25-23) e aiutato la squadra a raccogliere 3 muri. Nella terza frazione tutto si è invece deciso all’inizio, quando l’Itas Trentino ha ricostruito con grande efficacia per tre volte di fila, mandando a segno tre giocatori diversi (Gabi, Lavia e Flavio). Da quel 9-6 Milano non si è più ripresa, ma ha continuato a subire fino alla fine del match, sbagliando troppi servizi per poter sperare di riaprire la contesa.

Cosa dicono i numeri

Non è stato con l’attacco, dove pure le percentuali premiano Trento (54%-45%), che l’Itas ha costruito questo 3-0, dato che Milano ha realizzato 3 punti in più (34-37), anche se lo sbilanciamento si è accumulato quasi tutto nel primo set (9-13). Basta guardare ai dati del muro (9-4) e soprattutto del servizio per capire dove Milano ha pagato dazio. Dai nove metri i meneghini hanno raccolto la miseria di 4 ace con 19 errori, mentre l’Itas 10 ace con 11 errori. Altro dato interessante riguarda la differenza sui cambi palla con ricezione negativa, che si evince dal confronto fra il 50% trentino e il 27% meneghino. Poco brillanti le due ricezioni (38%-43%), un gap che non ha inciso quasi nulla.

Le nostre pagelle

RICCARDO SBERTOLI (pal) 8,5 – Il capitano torna a mostrare brillantezza fisica e lucidità, che erano un po’ mancati negli ultimi tempi. Oggi si è reso utile in tutti i fondamentali: al servizio, che ha generato due soli break point, ma decisivi per costruire la rimonta del secondo parziale (da 12-15 a 14-15 con un ace); a muro, dove ha maramaldeggiato con 3 block vincenti; in difesa e al palleggio, dove ha distribuito con grande equilibrio i carichi di attacco.
KAMIL RYCHLICKI (opp) 6 – Non viene tolto dal campo sul 9-14 del secondo set perché i suoi numeri siano disastrosi (50% in attacco), ma perché non dà mai l’impressione di essere entrato nel match, un po’ come Reggers dall’altra parte della rete. Incassa due muri e vi aggiunge un errore, che convincono Soli a investire su Gabi Garcia, un cambio di lusso che vale la pena utilizzare.
ALESSANDRO MICHIELETTO (sch) 8,5 – Il voto avrebbe potuto essere ancora più elevato se in ricezione vantasse numeri un po’ più alti del 25% (positive) e 8% (perfette). In attacco è stato infatti devastante da ogni posizione del campo, persino da posto-1 (vedi il 15-16 del secondo parziale), vantando un 77% finale, frutto degli stellari 67% del primo set, 83% del secondo e 75% del terzo. Da urlo anche le sue serie al servizio nel primo set, in particolare quella che ha portato quattro ace quasi consecutivi su tre giocatori diversi.
DANIELE LAVIA (sch) 6+ – Partita difficile per lui in attacco (38%), soprattutto nel secondo set, quando ha messo a terra un pallone su 6, ma anche in ricezione non è andata benissimo, visto che ha sofferto, soprattutto nella prima frazione, chiudendo con 38% di tocchi positivi e 6% di perfetti. Sul piatto ha però messo lo straordinario ace che ha chiuso il secondo set, una palla sulla riga dell’out di posto-5, che vale oro, e due block vincenti.
FLAVIO GUALBERTO (cen) 6,5 – Sta diventando un centrale che dà tantissimo in attacco, ma non si vede negli altri due che sarebbero di competenza di questo ruolo, ovvero muro e battuta: 0 block e 2 errori dai nove metri senza forzare non rappresentano un gran bilancio. Il primo tempo, però, gli regala la sufficienza piena grazie al suo 86%.
BELA BARTHA (cen) 7,5 – La sua prima volta da titolare alla ilT Quotidiano Arena è un successo. Il pubblico ha avuto modo di scoprirne le doti, soprattutto in battuta e a muro, dove ha chiuso con 2 "hit" per fondamentale, propiziando pure 7 break point con i suoi servizi arrotati di difficile lettura per i ricevitori avversari, che non lo conoscevano affatto. In attacco chiude con il 43% e ovviamente può fare molto di più.
GABRIELE LAURENZANO (lib) 7,5 – Non riceve tanti palloni (13), ma copre bene i propri spazi e le zone di conflitto, cadendo in una sola indecisione (con Michieletto), che costa il 16-18 nel secondo parziale. I numeri dicono 54% di tocchi positivi e 15% di perfetti.
GABRIEL GABI GARCIA (opp) 6,5 – Il suo merito maggiore non è quello di aumentare le percentuali in posto-2 (Rychlicki con il suo 50% contro il 42% del portoricano aveva fatto meglio), ma di risultare più efficiente, dato che non commette errori e viene murato una sola volta. In battuta non vanta alcun ace, ma ha portato 3 break point.

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