Argentario sul velluto nel derby di inizio stagione
L’Argentario Trentino Energie inizia il campionato nel migliore dei modi. Ieri pomeriggio, nell’ancora assolata palestra di Cognola, la squadra di Mario Martinez ha fatto un sol boccone di un C9 Arco Riva, giovanissimo e inespertissimo alla categoria, che ha pagato sia la differenza tecnica sia quella fisica esistenti oggi fra le due formazioni. Il 3-0 (a 12, 10 e 16) finale rispecchia quello che si è visto in campo, in appena un’ora e 6 minuto di gioco effettivo.
Il tecnico argentino ha schierato il settetto base senza mai intaccarlo, con la chiara volontà di offrire alle sette più minuti di gioco possibile, mentre Marco Angelini ha dato spazio a tutte le giocatrici dell’organico, anche per cominciare a capire come si muovono in campo le tantissime debuttanti di cui è infarcita la sua rosa.
La cronaca
Al fischio di inizio le padrone di casa si presentano con Aurora Bonafini al palleggio, Alessia Paoli opposta, Katerina Pucnik e Monika Costalunga in banda, Serena Sfreddo ed Eleonora Buratti al centro, Sofia Battistoni libero. Le gardesane rispondono con Francesca Righi al palleggio, Ludovica Bortolotti opposta, Giorgia Celva e Genny Riccadonna in banda, Anita Bombardelli e Martina Malossini al centro, Martina Belloli libero.
La Trentino Energie parte in P1, così Aurora Bonafini mette subito pressione alla ricezione gardesana, spingendo la squadra sul 4-0 con due muri vincenti di Sfreddo. Poi tocca a Pucnik battere con efficacia, coadiuvata in attacco da Costalunga, Paoli e Sfreddo, a segno già quattro volte sull’8-1, che costringe Angelini a chiamare il primo time out. Si va avanti a forza di cambi palla fino al 19-12, poi Monika Costalunga si fa sentire in battuta, raccogliendo un ace dopo un fallo di rotazione gardesano (22-12). Chiudono le centrali Buratti (ace su Cazzanelli) e Sfreddo (primo tempo).
Nella seconda frazione si ripresentano in campo gli stessi starting seven della prima. Il copione non muta, anzi l’Argentario parte con una spinta ancora maggiore, tanto che dopo pochi minuti si trova avanti 10-2. Gran parte del merito va al servizio, che mette in grandissima difficoltà la ricezione del C9, tanto che la metà dei punti sono frutto di ace, tre di Bonafini e due di Sfreddo. Le ospiti fanno una fatica enorme a costruire il cambio palla, commettono tre errori (due di Celva e uno di Malossini) e subiscono un ace di Paoli. Poi ci pensa Costalunga a picchiare forte, al salto, dai nove metri e il punteggio schizza da 15-5 a 20-5. Lia Casolla si ritaglia un piccolo spazio, realizzando un attacco vincente e due ace (21-9), poi un ace di Pucnik e un muro di Sfreddo archiviano il set sul 25-10.
Nell’ultimo parziale Marco Angelini mescola le carte: in diagonale a Righi ora c’è Casolla, in banda schiacciano Riccadonna e Benamati, al centro troviamo Bombardelli e Pederzolli, il libero è Farina.
I primi scambi segnano un’inversione di tendenza, rispetto a quanto visto fino a quel momento, dato che si arriva fino al 5-5, con un contribuito di sostanza di Asia Benamati in attacco e al servizio. A polverizzare ogni speranza rivana di potersela giocare un po’ di più ci pensano le battute di Monika Costalunga, che sul 7-6 comincia a scagliare siluri verso la metà campo ospite: di ace ne realizza uno soltanto, ma la fase break della Trentino Energie va a nozze e infierisce tre volte con Pucnik ed una con Buratti a muro. Una battuta out interrompe la serie sul 13-7. la tensione cala nella metà campo dell’Argentario e il C9 rimane a distanza fino al 21-15, poi torna al servizio Costalunga e il punteggio schizza sul 24-15, grazie ad un ace, un attacco di Pucnik e una pipe della stessa Monika. L’ultimo punto è una fast di Buratti: 25-16.