Il San Vito è un osso duro, ma l'ultima parola è dell'Argentario
La Trentino Energie sfrutta il fattore campo e si rifà del ko subito nel derby di Gabbiolo, battendo una formazione quotata come e il San Vito, che a fine febbraio era stato capace di superare il Marzola per 3-1.
Si è trattato di una battaglia, perché le vicentine sabato pomeriggio a Cognola hanno messo in campo tutte le proprie risorse e perché l’Argentario è stato meno lucido rispetto al match di due settimane prima contro il Bassano, ma alla fine le avversarie hanno commesso molti più errori (17 contro 10) e hanno dato una mano alla squadra di Martinez, che ha potuto avvalersi anche di un contributo più sostanzioso del solito delle due centrali, a segno 16 volte in due e molto produttive dalla linea dei nove metri. Il San Vito si è appoggiato su un opposto molto efficace, Eleonora Ramingo, e su una centrale completa come Beatrice Bazzoli, ma alla lunga la difficoltà a passare in posto-4 ha pesato molto.
La cronaca
Nessuna sorpresa nel settetto iniziale dell’Argentario. In quello vicentino, che dispone di numerose varianti, la configurazione scelta da Giorgio Viale per questo match prevede Anna Marini in regia, Eleonora Ramingo opposta, Maira Gottardo e Giulia Borriero in banda, Marta Battistella e Beatrice Bazzoli al centro, con i liberi Bravi e Sacchetto alternati nella fase break e di cambio palla.
Dopo un avvio un po’ stentato (0-3 con un ace di Bazzoli su Caneparo, utilizzata come libero nella fase di ricezione), la Trentino Energie entra nel match, sfruttando i servizi profondi e precisi di Buratti, che San Vito soffre: un muro e un tocco su palla respinta di Sfreddo, un errore di Borriero da seconda linea e un ace valgono il 5-3. Le arancionere reagiscono, con un smash di Gottardo e un attacco vincente della mancina Borriero, ma il loro ardore si spegne quando Serena Sfreddo ne mette alle corde la ricezione, realizzando il secondo ace del set, il resto lo fanno un attacco di Costalunga e un muro di Buratti su Ramingo. Il 14-9 è un margine importante, che nel finale di set aumenta ulteriormente, quasi sempre per merito del servizio, che inanella altri ace (Costalunga su Ramingo per il 18-11, Nicoloso su Borriero per il 21-12), nel finale fanno tutto Pucnik (attacco e muro) e Sfreddo, a segno per il 25-15.
Assai diversa la storia del secondo set. Il San Vito parte ancora forte (0-3), ma questa volta resiste ai tentativi di rimonta della Trentino Energie, che si trova anche sotto 2-6 dopo un tocco della regista Marini. Fino al 7-9 insegue, poi riesce a dare un colpo di acceleratore grazie ad un muro di Paoli su Franceschetto e a un attacco di Costalunga, che frutta la parità (9-9). L’allungo costruito con due ace consecutivi di Sfreddo viene annullato da un ace di Ramingo e da un primo tempo di Bazzoli, molto cercata dalla regista (13-14). L’ultimo acuto l’Argentario lo costruisce ancora grazie al servizio, questa volta di Buratti, che produce un’occasione break valorizzata da Pucnik e un ace su Borriero. Il 17-15 potrebbe rappresentare il viatico verso un finale di set felice, invece un fortunato ace sul nastro dà una mano al San Vito (17-17), che prende coraggio e costruisce un parziale di 6-2, aiutato dalle battute lunghe di Battistella, ma anche dagli errori di Paoli e Costalunga, che portano al 20-23. Un San Vito rinvigorito chiude 22-25.
L’Argentario capisce che sarà un pomeriggio di passione e si rimbocca le maniche. Nel terzo set parte con piglio deciso, trascinata da Katerina Pucnik, che mette a terra palloni su palloni, ma anche da due errori in attacco di Borriero e uno di Ramingo, che costano alle vicentine un pesante 10-5. Basterebbe amministrare il vantaggio senza commettere troppi errori, invece le padrone di casa cominciano a sbagliare e a innervosirsi, servendo il 10-10 alle ospiti. Si procede in parità fino al 17-17, poi un attacco di Pucnik e una palla buttata fuori dal campo da Cengia con la schiena rivolta verso rete sembrano dare alla Trentino Energie nuovo impulso (19-17), ma un altro errore (pipe abbondante di Costalunga) serve la parità al San Vito, che si porta anche sul 22-23, grazie ad un ace di Franceschetto su Pucnik. Nel finale Paoli costruisce un cambio palla impossibile, con un attacco piedi a terra da seconda linea, poi Buratti mura Borriero e Pucnik scaglia a terra la palla del 25-23 al quarto tentativo.
Le vicentine potrebbero accusare il colpo, invece riprendono a lottare da dove avevano lasciato. Fino al 10-10 la frazione ricorda da vicino quella precedente, ma da quel momento l’attacco di casa finisce nella buca e offre continue opportunità di break point al San Vito, che non si fa pregare per approfittarne. Un altro ace sul nastro lo aiuta a portarsi sul 10-12, un muro di Ramingo su Pucnik vale l’11-14, poi gli attacchi dell’opposta e di Borriero, uniti ad un muro di Cengia su Costalunga, rendono impossibile la rimonta (14-20), anche se la Trentino Energie riesce ad arrivare fino a -2, per poi arrendersi sul 23-25 con un errore di Paoli.
Si va al tie break. Tutto lascia pensare che si tratterà di un’altra battaglia, invece sul 3-2 va in battuta Aurora Bonafini e fa a pezzi la ricezione vicentina. Cengia spara out una fast, Pucnik mura e attacca, Borriero sbaglia. Il 7-2 diventa un 9-3 quando la regista Marini scivola sotto rete e poi arrivare al 15-8 è un attimo, anche perché le vicentine non ci credono più.