Dopo inizio bruciante l'Argentario cala e rimedia un solo punto
La serie di tre vittorie consecutive con le quali la Trentino Energie di era avvicinata alla sfida di sabato sera contro la neopromossa Brescia sembravano poter rappresentare il miglior viatico possibile per affrontare al meglio la sfida di sabato pomeriggio e per provare quindi a dare l’assalto al vertice della graduatoria, alla luce del difficile impegno sul campo del Mandello della capolista Promoball. Le cose sono invece andate in maniera assai diversa, non solo perché Gussago ha vinto nel comasco, ma anche perché dopo un primo set dominato in lungo e in largo l’Argentario è andato a cozzare contro l’incredibile prova difensiva delle ospiti e ha finito per lasciarci le penne, pur strappando un punto.
La nettissima superiorità a muro (17-8) e al servizio (8 ace a 4) è stata annullata da una prova di grande sofferenza in attacco e soprattutto dall’incapacità di mettere la museruola alle tre attaccanti di palla alta avversarie, che si sono date il cambio, nei tre set vinti, nel perforare la gabbia muro difesa trentina, pure dotata di molti più centimetri. Era una partita da giocare con tanta pazienza, quella iniziata dopo il primo set, e su questo piano ne ha avuta di più Brescia, che alla fine festeggia questo insperato 2-3 (25-8, 21-25, 20-25, 25-17, 13-15). Alle argentelle rimane molto materiale sul quale ragionare per imparare a gestire anche questo tipo di partite.
La cronaca
Trentino Energie in campo nel quarto match casalingo della stagione con le consuete diagonali Bonafini - Groff, Pucnik - Costalunga, Sfreddo - Pixner con Garbo libero. Il Brescia Volley risponde con Asia Merzari in regia, Camilla Bonardi opposta, Giorgia Fontana e Alessandra Messora in banda, Paola Colombi e Giorgia Tessari al centro, Sara Gnutti libero.
L’avvio dell’incontro è devastante per le ospiti, che dopo essersi portate in vantaggio per 0-2 con un muro di Messora e un attacco di Bonardi vengono travolte dal servizio e dal muro di casa. La prima ondata di break point arriva con Pucnik al servizio: ci va sull’1-2 e lascia la posizione sull’8-3 con un ace all’attivo, accompagnato da un’invasione di Bonardi, da due attacchi vincenti di Costalunga e da ben tre muri punto firmati da Sfreddo (2) e Groff. L’opposta ex Vicenza ferma poi Fontana per due volte di fila (10-3), per portarsi al servizio e costruire un’altra serie letale per le lombarde, travolte da un muro di Pixner e due contrattacchi di Costalunga. Il 15-4 ha già chiuso la frazione con largo anticipo e il cliché non muta fino alla fine, tanto che il gap si allarga ancora, portandosi sul 19-6 grazie a Pucnik, Pixner (muro) e ancora Costalunga, poi sul 23-8 con Katerina a segno per quattro volte. Chiudono il set più rapido visto a Cognola nelle ultime stagioni (25-8) un ace di Bonafini e un errore di 1.
Al cambio di campo nulla lascia presagire che stia per cominciare una partita completamente diversa. Già sul 3-4 del secondo set il vento comincia a cambiare direzione: Fontana prima conquista un break point, poi comincia a battere con efficacia, permettendo a Messora di andare a segno a muro e in attacco. Groff sbaglia un attacco, Pucnik commette un fallo di linea attaccando la pipe, Groff ne sbaglia un secondo e la situazione va fuori controllo: 8-14. L’Argentario, non potendosi più appoggiare sul servizio e non riuscendo più a mettere la palla a terra non trova contromisure e subisce. Tessari firma lo smash del 9-16 poco dopo l’ingresso di Della Valentina e Bulegato al posto di Groff e Costalunga. Sul 12-19 le padrone di casa riescono a costruirsi un pertugio, con la roveretana al servizio (tre break point con un ace e un attacco di Bulegato), poi Pucnik va a segno e Bonafini mura Messora. Un errore di Bonardi riduce a -1 lo svantaggio, ma la rimonta si ferma lì, perché poi la stessa Messora batte bene (ace corto e invasione di Sfreddo) e un servizio in rete di Bonafini archivia il set sul 21-25.
All’inizio della terza frazione la Trentino Energie prova a riprendersi il pallino del gioco, ma è più facile a dirsi che a farsi, perché Brescia continua a giocare alla morte e a difendere ogni pallone come se fosse quello del match point. L’avvio tuttavia è incoraggiante, facilitato da due invasioni consecutive di Bonardi e dagli attacchi vincenti di Costalunga e Pixner, che valgono un interessante 6-2. La speranza delle argentelle di controllare la situazione dura però pochissimo, perché dopo un errore di Costalunga Brescia ricomincia a difendere e contrattaccare, Messora è incontenibile e realizza tre punti, che uniti all’ace di Tessari su Pucnik mandano sotto le padrone di casa (7-8). L’Argentario prova ad allungare altre due volte (11-9 e 16-13), ritrovando anche l’apporto del muro, ma Messora continua a martellare sulle mani delle argentelle e firma prima il 16-16, poi i punti numero 19, 20 e 21 con due attacchi e un muro su Costalunga. Il 17-21 non più rimontabile, perché la numero 3 lombarda continua a mettere a terra palloni fino al 20-25, frutto di un errore di Groff.
Nella quarta frazione qualcosa cambia. Katerina Pucnik e Monika Costalunga riescono ad elevare le proprie percentuali e il servizio di casa ricomincia a fare male al cambio palla bresciano, come era accaduto nel primo set. Due errori ospiti e un ace di Pucnik valgono il 3-1, ma è con le stoccate dai nove metri di Costalunga che le ospiti collassano anticipatamente: in mezzo all’ace del 7-4 e quello del 12-4 ci sono due attacchi vincenti della compagna di reparto, un errore di Fontana e un tocco di Bonafini. Lo svantaggio, stavolta, è troppo ampio per poter essere annullato e Brescia molla, cominciando a pensare al tie break. Le attaccanti di Federico Papa non passano più e si consegnano alla Trentino Energie, che giunge rapidamente al 25-17.
Non resta che giocare il tie break, che di nuovo l’Argentario approccia al meglio, portandosi sul 3-0 con due muri e un ace. Brescia stavolta reagisce subito, trovando nell’altra laterale, Fontana, il braccio in grado di ricominciare a scardinare il muro di casa: suoi i punti numero 1, 3 e 5, ai quali si aggiungono due errori consecutivi di Groff e Pixner nel momento meno opportuno, perché lanciano le lombarde (6-7). Pucnik fa le pentole e i coperchi, ma dall’altra il terzetto di palla alta risponde colpo su colpo, inoltre Brescia difende di più e sul 12-11 spicca il volo: in battuta c’è Nicolai, l’Argentario non mette più a terra un solo pallone, invece l’opposta Bonardi riceve il testimone dalle schiacciatrici e firma i punti numero 10, 12, 13 e 14, mentre l’ultimo è frutto di un muro di Tessari su Costalunga. Nella bisaccia di Bonafini e compagne rimane un solo punto.