L'Argentario la spunta al tie break, playoff al via in casa
Il successo, alla fine, è arrivato. Ma il bilancio dell’ultimo match di regular season della Trentino Energie è in chiaroscuro, dato che la squadra è sì riuscita a vincere quello che a posteriori può essere considerato un big match del girone D, vista la grinta e le qualità tecniche messe in campo dal Torbole Casaglia, ma ha mancato la conquista del ticket per giocare in casa la seconda partita dello spareggio per la B1, che da sabato prossimo la metterà di fronte all’Eagles Vergati Sarmeola. Il 3-2 non basta infatti per tenere dietro le padovane, che nel girone C hanno vinto 22 partite, contro 21 dell’Argentario, a parità di punti (60).
Comunque inutile ora fasciarsi la testa. Bisogna solo dare tutto quello che rimane per avere la meglio nella sfida di andata in programma sabato prossimo a Cognola e in quella di ritorno in programma sabato 25 a Sarmeola. In caso di sconfitta il regolamento darà una seconda chance alla nostra squadra, sfidando la vincente di Mandello - Officina del Volley.
In quanto alla partita di sabato, Torbole Casaglia l’ha giocata con la massima intensità agonistica, senza regalare mai nulla alle padrone di casa, benché le bresciane non avessero nulla da chiedere a quest’ultimo impegno. Dopo aver cambiato assetto nel secondo set, hanno cominciato a difendere con grande regolarità, mettendo alle corde il gioco di palla alta dell’Argentario, in particolare la coppia Groff - Costalunga, che ha trasformato in punti 11 assist su 40. Katerina Pucnik si è così trovata nella necessità di attaccare una quantità sovradimensionata di palloni (68 su 164 totali) e a chiudere con 32 punti personali, che rappresenta il suo nuovo record stagionale. In tre occasioni era arrivata a quota 29. A salvare l’Argentario sono stati poi, come sempre, il muro (12-6) e la battuta (11 ace contro 9), ma anche 8 errori in meno complessivi.
La cronaca
Non ci sono novità nel settetto della Trentino Energie, che non può permettersi alcun turnover, ma anche le ospiti giocano per vincere e iniziano la sfida con Giulia Oriente in regia, Chiara Arici opposta, Aurora Marchesini e Loredana Frigerio in posto-4, Maria Penocchio e Flavia Canevali al centro, Camilla Riccardi libero.
Che sarà un pomeriggio molto difficile lo si capisce chiaramente fin dalle prime battute. In un attimo le bresciane si portano sull’1-4, grazie ad un muro di Marchesini e ad un tocco facile di Penocchio. Arici mette a terra tre palloni consecutivi (3-7), ma bisogna attendere il 6-10 per vedere l’Argentario reagire. Lo fa con i servizi pungenti di Pucnik e con il muro: Arici forza il lungolinea sbagliando di poco, Costalunga la mura e mette a terra con contrattacco, poi Groff blocca ancora Arici e si va sull’11-10. L’Idras si riporta avanti grazie a Marchesini (13-14), ma poi viene messo nell’angolo dalle battute di Costalunga: un errore di Penocchio, un muro di Pucnik sulla fast di Canevali e un ace su Marchesini lanciano la Trentino Energie sul 17-14. Nel finale Groff, Pixner e un muro di Costalunga velocizzano la conquista della frazione: 25-18.
Nella seconda, tuttavia, il Torbole Casaglia riparte più agguerrito che mai, corroborato da due innesti, che cambiano la fisionomia del settetto, ovvero quello di Renée Campi al centro (per Penocchio) e quello di Alessia Andreis in posto 4 (per Frigerio).
Sul 5-5 due acuti della stessa Campi (attacco ed ace su Costalunga) e due di Marchesini (muro su Pixner e attacco) portano le lombarde avanti per 5-9, un colpo di reni che l’Argentario sventa subito grazie a tre omaggi consecutivi delle ospiti, ma quando l’Idras riparte di nuovo, ricostruendo e contrattaccando con una regolarità che mette paura (13-19), le padrone di casa possono fare ben poco. Il problema non sono solo le prestazioni in attacco delle bresciane, ma l’inefficacia delle soluzioni di palla alta trentine, che non cavano un ragno dal buco, difese in maniera sistematica. Fra le più scatenate c’è la neo entrata Andreis, che martella l’Argentario da ogni posizione e chiuderà la frazione con 8 punti realizzati, due al servizio, uno dei quali è l’ace del 16-22. Sotto 19-24, le ragazze di Martinez riescono ad annullare tre set ball, ma è troppo tardi per rimediare. Un servizio lungo di Pixner fissa il 22-25.
Questo è il tipo di partita che deve abituarsi a giocare la Trentino Energie. Il terzo set ricorda abbastanza da vicino il primo. L’attacco di casa, dopo il cambio di campo, ricomincia a farsi sentire, anche se lo fa solo con Pucnik e Pixner, che firma anche il muro del 6-5. In parallelo, però, cinque errori dell’intero terzetto di palla alta tengono in partita Torbole Casaglia. Un ace di Sfreddo e un errore di Marchesini danno respiro all’Argentario (12-10), ma Marchesini pareggia i conti (13-13). A dare la svolta alla frazione interviene a questo punto il doppio cambio di Martinez: dentro Zara e Della Valentina per Groff e Bonafini. Fino al 16-19, in realtà, la situazione sembra volgere al peggio, visto che gli errori trentini e un fortuito ace sul nastro bresciano portano il punteggio sul 16-19, ma poi, d’improvviso, in turno al servizio di Laura Della Valentina devasta il cambio palla avversario. La serie è di quelle rare a vedersi su un campo di pallavolo, parliamo di un 8-0, grazie a quattro attacchi e un muro di una incontenibile Katerina Pucnik e di un primo tempo e un muro di Serena Sfreddo. L’Idras subisce senza reagire fino al 24-19, poi con una pipe lunga consegna il 25-20 alla capolista.
I tre punti, che significano gara-2 dei playoff da giocare in casa, sembrano ora a portata di mano, ma è un’illusione ottica. L’aggressività che il Torbole Casaglia getta in campo all’inizio della quarta frazione annichilisce l’Argentario (in campo con Zara e Della Valentina), che viene travolto e per un quarto d’ora subisce senza dare segni di reazione: 0-5 un muro di Campi su Pucnik e tre attacchi vincenti; 1-7 con una stoccata della solita Andreis; 2-10 con i servizi di Campi, che la ricezione di casa non riesce a gestire (due ace e due contrattacchi vincenti di Andreis e Arici); 8-19 con ancora con Andreis e Arici a segno). Martinez ha già inserito da tempo Bonafini per Zara e Bulagato per Costalunga, senza alterare gli equilibri. Quando il tie break si può già dare per acquisito le bresciane calano la tensione e lasciano spazio ad una Trentino Energie che costruisce una rimonta incredibile, quasi quanto l’allungo delle ospiti: 13-20 con tre ace consecutivi di Pucnik; 17-22 con un punto in difesa e un ace di Della Valentina; 22-24 con tre attacchi vincenti consecutivi di Pucnik. Prima che l’Idras cada vittima di una crisi di nervi Arici le regala il punto del 22-25, che chiude un set folle.
Nel tie break, valido solo per la gloria, dato che i due punti non basteranno all’Argentario per rimanere in vantaggio su Sarmeola, partono bene le trentine (4-2), grazie ai servizi di Pucnik, ma vengono subito riprese da un muro di Andreis (4-4). All’allungo generato da due attacchi di Costalunga (7-5) fa seguito una serie favorevole all’Idras (7-9), che contrattacca con successo per tre volte di fila. Sul 9-10 sono i servizi di Alessia Bulegato a decidere la sfida: i primi due permettono a Pucnik e Sfreddo di attaccare i palloni del 10 e 11-10, altri due portano altrettanti ace sul libero Riccardi (13-10), poi bastano due cambi palla di Pucnik per chiudere 15-12. Ma che fatica...