A Novara la Trentino Energie brilla per due set e cede al quinto
Dalla sfida fra neopromosse giocata sul campo dell’Issa Novara la Trentino Energie torna con un piccolo bottino dopo tre settimane di digiuno. Il malloppo non è particolarmente cospicuo (un punto), ma la squadra stavolta ha lottato, vincendo con autorevolezza il primo e il quarto set, perdendo in maniera netta il secondo e il terzo e peccando di inesperienza nel tie break, che con un po’ di accortezza in più avrebbe potuto essere conteso fino all’ultimo respiro alle avversarie. Una buona base dalla quale ripartire per cercare di strappare qualcosa dalle prossime due sfide interne contro Libellula e Volpianese e soprattutto dal decisivo trittico di match contro Parella, Club Italia e Valtellina, che chiuderà il girone di andata.
Il 3-2 (22-25, 25-16, 25-17, 16-25, 15-10) finale è il frutto di una battaglia nella quale Novara ha fatto meglio in attacco (35%-31%) e al servizio (9 ace contro 3), ma ha anche commesso più errori sia su azione sia in battuta (29 complessivi contro 22). La Trentino Energie in attacco se l’è cavata bene nella fase di cambio palla, ma ha pagato un dazio molto ampio nella fase break (21% contro 10%), un dato che alla fine è stato decisivo.
La cronaca
Novara si presenta in campo con la regista Giorgia Ivaldi in diagonale all’opposta Marta Prinetti, le schiacciatrici Giulia Baldizzone (che di solito parte dalla panchina) e Erica Giacomel, le centrali Astou Diagne e Barbara Murri, il libero Elisa Mancuso. Una novità c’è anche nell’assetto della Trentino Energie, che insieme a Zara, Alessi, Costalunga, Groff, Sfreddo e Pixner presenta il libero Anna Cramerotti, che prende il posto di Sofia Battistoni, dirottata sulla cruciale sfida di serie C contro il Neumarkt.
L’avvio del match non è dei migliori per le ospiti, che si ritrovano sotto per 4-0, pagando lo scotto di due muri su Alessi (di Baldizzone e Diagne) e due attacchi vincenti novaresi. Uscito da quella rotazione l’Argentario inizia a giocare la propria pallavolo, ma fino al 9-4 non dà segnali di riscossa, penalizzato da un errore di Zara (7-2) e da un ace di Prinetti su Costalunga. Poi però gli equilibri si spostano verso le trentine, che vanno a segno a muro (Pixner su Prinetti) e con uno smash (ancora Pixner dopo un bel servizio di Costalunga), riportandosi a -1 (15-14). Il trend positivo viene consolidato dal turno al servizio della centrale altoatesina, durante il quale Novara commette due errori consecutivi con Prinetti e Murri in fast e poi l’opposta va a schiantarsi sul muro di Sfreddo (16-18), che poco dopo blocca anche Baldizzone (17-20). La reazione dell’Issa si concretizza in un ace corto, ma poi la Trentino Energie scappa via aiutata da altri due errori consecutivi di Baldizzone e Prinetti e da un muro di Costalunga sull’opposta. Sul 19-24 il gioco è fatto, anche se Novara confeziona una pipe, un servizio e un attacco vincenti, che servono solo per limitare il gap finale, perché un mani e out di Costalunga fissa il 22-25. I numeri mostrano che la marcata superiorità piemontese in attacco (14-8) viene vanificata da una messe di errori (10 in tutto contro 3) e dai 6 muri vincenti trentini (contro 2).
La musica cambia radicalmente nel secondo set. Novara, in campo con Bocchino al posto di Baldizzone, parte subito forte e l’Argentario lo insegue da una distanza sempre maggiore, fino a perderlo di vista. Ad aprire un’autostrada alle padrone di casa sono tre attacchi in rete di Sfreddo e Costalunga (2), poi ci pensa uno smash di Ivaldi a fissare il 5-1. Due omaggi piemontesi, in questo inizio terribile di frazione, tengono in vita la Trentino Energie (7-4), ma poi un ace di Murri su Cramerotti e un attacco di Giacomel rendono irraggiungibili le ragazze di Adami (10-4). La frazione scivola via rapida, con due tentativi delle ospiti di avvicinarsi un po’ (da 12-6 a 16-11 e da 21-13 a 21-15), ma l’attacco trentino non incide e Novara porta a casa il set per 25-16 senza faticare troppo. Le piemontesi commettono comunque 6 errori su azione, tanti, ma vantano un +5 in attacco e un 3-0 al servizio.
Non riesce ad invertire la tendenza, la Trentino Energie, nel terzo set. Anche in questo caso si stacca progressivamente ed inesorabilmente da Novara con il progredire della frazione. Una pipe lunga di Costalunga consente all’Issa di portarsi sul 6-4, ma sono due diagonali fuori misura, in fotocopia, di Alessi, a rendere la situazione critica già sul 9-5. Dopo un ace di Negrini su Groff (14-9) le ospiti danno i primi segnali di reazione, con le battute violente di Costalunga (14-12), ma poi escono dai giochi quando le battute altrettanto pesanti di Prinetti mettono in crisi il cambio palla trentino, inchiodato da smash e ricostruzioni fin troppo agevoli (19-12). Si galoppa così verso la fine della frazione, non prima di aver salutato l’ingresso in campo della giovanissima regista Beatrice D’Agostino, entrata per due servizi consecutivi al mspoto di Zara prima che un ace di Groff sul libero Mancuso e un primo tempo di Diagne chiudessero il sipario sul 25-17. Anche in questo caso è il +6 in attacco a favore delle piemontesi a fare la differenza. Inoltre in due frazioni l’Argentario raccoglie la miseria di 0 ace e 1 muro.
Se vuole portare a casa qualche punto la Trentino Energie deve cambiare registro ed è ciò che accade nella quarta frazione, che comincia con tre attacchi vincenti di Costalunga (2-3). Alla buona vena del principale terminale di attacco della Trentino Energie si aggiunge la propensione a commettere qualche errore di troppo della Sim, che poi incassa un primo tempo di Sfreddo e un attacco di Groff dal rilevante peso specifico, perché valgono il 5-9. Novara si innervosisce, sbaglia al servizio e in attacco (errore di Prinetti) spingendo le avversarie a +4. L’unica piccola rimonta delle piemontesi viene rintuzzata con un contro break (da 11-13 a 12-17) prodotto da un muro di Groff e da Monika Costalunga, che chiude un’azione lunghissima con una pipe vincente, che si “imbusta” fra muro avversario e rete. Il set finisce lì, perché poi l’Argentario dilaga con un muro di Sfreddo (14-19) e uno di Costalunga (16-23), che firma anche il 16-24, mentre l’ultimo punto è frutto di un errore di Giacomel. Da rilevare il 14-9 in attacco a favore dell’Argentario (7 solo di Costalunga) e gli 8 errori complessivi di Novara (contro 6).
Il tie break è, al solito, una frazione che sfugge a previsioni e che ha poco in comune con le altre. La Trentino Energie lo comincia male, subendo un ace e un muro (Prinetti su Costalunga), poi commette un errore (Costalunga) e si fa murare di nuovo (Murri su Pixner). Sul 6-2 tutto è già molto difficile, ma gli spazi per rientrare ci sarebbero. Groff porta a casa il 6-4, poi, sul 7-5 la fortuna volta le spalle all’Argentario e una serie di episodi sfortunati lo mandano fuori dal set: il primo è una modesta fast di Murri, che si fa quattro metri di nastro prima di cadere nel campo trentino, il secondo è una combinazione Zara - Sfreddo che non va buon fine e il terzo un fortunatissimo “flipper” con il quale Giacomel trova un mani e out su Alessi (10-6). Il colpo del ko definitivo arriva però da un muro di Diagne su Costalunga, al suo 59° ed ultimo attacco del match. Chiude un attacco di Prinetti ed è 15-10.